Risultati riproduttivi dell’IMFER per il 2012
Di seguito presentiamo le nostre statistiche in termini di gravidanze cliniche ottenute durante l’anno 2012. Si tratta di risultati ottenuti a partire dal transfer di 1 o 2 embrioni al massimo per tentativo (benché la legge permetta di trasferire un massimo di 3 embrioni, all’IMFER non raccomandiamo in nessun caso di trasferirne 3).
Per interpretare tali valori in modo corretto bisogna sapere che:
I risultati fanno riferimento a gravidanze cliniche diagnosticate per ecografia, ottenute a partire da un unico trattamento. Non sono comprese le gravidanze biochimiche, ossia i casi in cui nonostante il risultato sia stato positivo alle beta, non si è poi visto alcun sacco gestazionale all’ecografia.
Questi risultati fanno riferimento a un gruppo eterogeneo di pazienti con svariate cause d’infertilità, per cui non bisogna individualizzare: ogni coppia è unica e ha le sue proprie probabilità di gravidanza.
- Nel 70% dei cicli si ottengono embrioni sovrannumerari che vengono crioconservati per futuri trattamenti.
Infine, per comparare i nostri risultati, includiamo anche i dati ottenuti nell’ultimo registro di attività pubblicato dalla Sociedad Española de Fertilidad (SEF), in cui si riportano i dati attinenti all’attività e ai risultati delle principali cliniche di fertilità spagnole.
I risultati ottenuti sono i seguenti:
La probabilità accumulata di gravidanza in 1 ciclo completo di trattamento in seguito a transfer di embrioni freschi e crioconservati aumenta le possibilità di successo al 60% circa in FIV-ICSI-IMSI, e fino all’85% in ovodonazione.
La gravidanza multipla e l’iperstimolazione sono le principali complicanze serie che, nella misura del possibile, vanno eliminate o almeno ridotte al minimo.L’IMFER fornisce proposte serie e adattate ad ogni caso specifico al fine di ridurre il più possibile l’incidenza di entrambe le complicanze. Nel grafico seguente si può osservare che l’IMFER trasferisce un minor numero di embrioni per transfer, e pertanto ottiene un minor numero di gravidanze multiple.
«Anche nel 2012, il numero di pazienti colte da sindrome da iperstimolazione ovarica moderata-severa all’IMFER è stato 0»
Per quanto riguarda la sindrome da iperstimolazione ovarica (OHS), ormai da anni applichiamo protocolli di stimolazione specifici e adattati ad ogni singolo caso, al fine di evitare tale complicanza. Inoltre, grazie al nostro eccellente programma di crioconservazione embrionaria, manteniamo e addirittura miglioriamo il tasso di successo in pazienti a rischio di iperstimolazione ovarica, riuscendo in tal modo ad annullare quasi completamente la comparsa della sindrome. Grazie al cosidetto «transfer embrionario differito» possiamo trasferire gli embrioni in un ambiente uterino ottimale e senza rischio di iperstimoalzione ovarica pur mantenedo un alto tasso di successo (71% per ciclo). Per il secondo anno consecutivo il numero di pazienti con OHS moderata-severa all’IMFER è stato 0.
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