Ovodonazione
Questa tecnica di riproduzione assistita viene applicata nei casi in cui la causa che dà origine alla sterilità è una scarsità o assenza di ovuli (menopausa precoce o no, o assenza di ovaie per motivo chirurgico), o casi in cui non si consiglia una gestazione con gli ovuli della donna stessa, soprattutto per cause genetiche.
Fino a non molto tempo fa gli ovociti avevano l’inconveniente di non sopravvivere al processo di congelamento, per cui la donazione doveva essere realizzata obbligatoriamente con ovuli freschi., per cui era necessario sincronizzare il ciclo mestruale della donatrice e della ricevente. Oggigiorno, tuttavia, gli ovociti possono essere criopreservati mediante vitrificazione, una tecnica che garantisce alti tassi di successo e permette alla donna di poter conservare la propria fertilità in situazioni che potrebbero comprometterla (processi cancerosi, età riproduttiva avanzata, ecc.). Grazie alla vitrificazione, le banche di ovuli sono ormai una realtà.
I requisiti legali per essere donatrice di ovuli sono: avere un’età compresa tra i 18 e i 34 anni, godere di una buona salute psicofisica, e avere analisi sierologiche negativa nei confronti dei virus dell’Aids, dell’epatite B e C, della sifilide, ecc., e non avere precedenti personali né familiari di malattie genetiche o malattie che si possono trasmettere alla prole.
In Spagna la donazione di ovuli è sempre anonima, confidenziale e segreta. Ciò implica che la donatrice e la ricevente non si possono conoscere, e che non è possibile fornire o scegliere la donatrice. Inoltre, trattandosi appunto di una donazione, non esiste nessuna retribuzione economica per gli ovuli donati, ma piuttosto un risarcimento per i disturbi causati, gli spostamenti per le visite in clinica e il tempo dedicato al processo di donazione.
Una volta accettata la donatrice, è responsabilità dello staff medico garantire che la essa abbia la massima somiglianza fenotipica e immunologica con la ricevente.
In breve, il trattamento consiste in una stimolazione ovarica controllata della donatrice per ottenere gli ovuli, mentre la ricevente segue un trattamento ormonale finalizzato alla sincronizzazione precedentemente citata, oltre che a stimolare la mucosa uterina per dare le massime possibilità di gravidanza.
Una volta ottenuti gli ovuli, il partner apporta il campione di seme lo stesso giorno del prelievo degli ovuli, e il processo prosegue come descritto nel paragrafo relativo alla Fecondazione in vitro.
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